venerdì 27 aprile 2012

LE DIECI FERMATE DI FILO-BLUES


Intervista a Luigi Bruno (Muffx)

Fondatore e leader dei Muffx, Luigi Bruno è il protagonista della filoblues-intervista di questa settimana. Attualmente è impegnato con l’Époque tour, ma contemporaneamente sta lavorando a un nuovo progetto, sotto la direzione artistica del trombettista e produttore Cesare Dell’Anna, con il quale reinterpreterà in chiave rock marce sinfoniche bandistiche.

1) Qual è il peccato peggiore per un musicista?
Omologarsi.

2) Che cosa ti fa ridere?
I santini dei candidati alle amministrazioni comunali.

3) Associa tre brani a tre stati d’animo.
“Mosquito song” dei Queens of the Stone Age: apatia;
“The Gravedigger’s Song” di Mark Lanegan: consapevolezza;
“L’Orient est rouge” della Kočani Orkestar: ebbrezza.

4) In che cosa credi?
Nelle coincidenze.

5) Chi è il musicista più significativo di sempre?
Mia nonna, suonava la fisarmonica.

6) Che cosa ti fa più paura?
Dover smettere di suonare non per mia volontà ma per cause indipendenti da me.

7) La musica svolge un ruolo sociale?
Indubbiamente sì.

8) Qual è il tuo ricordo musicale più vecchio?
Quando da piccolissimo riproducevo le canzoni delle pubblicità sul pianoforte di mia nonna.

9) Qual è il rumore che ti disturba di più?
Le canzoni di Sanremo (degli ultimi vent’anni).

10) Cosa non vorresti mai sentire alla radio o vedere in televisione?
Il 90% delle cose che passano sia in radio che in televisione.
Silvia Resta

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