lunedì 28 maggio 2012

STORMY MONDAY #10


C’è chi viaggia e chi sta fermo

Per i musicisti è sempre difficile arrivare a destinazione, e c’è chi, come Count Basie, può non arrivare affatto: la sua orchestra rimane bloccata, per ore, nel bus. Noi, per una volta, facciamo un’eccezione alla regola: niente posti a sedere, sul Filo-Blues di questa settimana.
Con noi uno dei cuori pulsanti della Notte della Taranta, Claudio Prima e la sua Bandadriatica. “Arriva la banda”, il loro nuovo disco, invade pacificamente le Officine Ergot venerdì 25 maggio. Risuonano nelle orecchie i Farmers Market, quell’unico sound (im)possibile – che unisce composizioni scritte e inedite e funge da filtro per tutte le contaminazioni – catturato nelle undici tracce del disco. Registrazione all’International Sound di Conversano, missaggio al Chora di Monteroni di Lecce: in totale sei mesi di gestazione. In attesa del nuovo maestro concertatore, Goran Bregovic, in arrivo sulla stessa direttrice di “ponte sull’Adriatico”.

Ma Lecce aveva in serbo anche altre cartucce, per questo fine settimana: un Lecce Jazz Festival - Spring Edition 2012, organizzato dalla neo-nata associazione Jazzisti Associati Salentini. Una tre giorni di musica nel teatro naturale della capitale del Barocco, con i jazzisti salentini coinvolti e affiancati da grandi musicisti (Alberto Parmegiani, Max Ionata, Greg Burk, Marco Tamburini). Questa prima edizione, che si è tenuta il 26/27 e continua il 28 maggio, con il patrocinio del Comune di Lecce, vede la collaborazione del Conservatorio musicale “Tito Schipa”, di pub e club della città (Coffee and Cigarettes, Off-Side, Black Betty, Corte dei Pandolfi, Le Volte, Life Café, Corto Maltese, Tennent’s Grill). Numerosi gli artisti sul palco: Carolina Bubbico con il batterista Dario Congedo; Gianluca Milanese in duo con Mirko Signorile; il trio della cantante Dionisia Cassiano; il pianista americano Greg Burk; la cantante Serena Spedicato e il pianista Piero Vincenti in un raffinato duo; le chitarre dello special project Del Vitto-Parmegiani-Di Lecce; clarinetto e sax alto di Francesco Coppola con la fisarmonica di Rocco Nigro; il trio di Veronica Moscara (ospite il sax di Raffaele Vaccaro). Il Teatro Paisiello ha ospitato il festival domenica, alle 21. Sul palco il trio del pianista Stefano Pellegrino insieme a Valeria Noceto e Kinga Peterfy, a seguire il quartetto del sassofonista Emanuele Coluccia, e infine il trio del pianista Mauro Tre, con i trombettisti Marco Tamburini e Andrea Sabatino. Si replica il 28, stessa ora, con l’esibizione del quartetto del sassofonista Roberto Gagliardi, e del trio del chitarrista Andrea Favatano, che ospiterà uno tra i più acclamati sassofonisti italiani, Max Ionata. A chiudere questo importante momento di festa, la performance della Jazzisti Associati Orchestra che, arricchita dalla sezione d’archi del Conservatorio, porterà sul palco l’energia di ventisette musicisti per l’omaggio al grande compositore statunitense Sun Ra.

Tappa a Cannole, dove il 28 maggio esce “Ricci i tuoi capelli, arie e canti popolari” a cura di Luigi Chiriatti, per Kurumuny edizioni, realizzato con il sostegno di Puglia Sounds Recording. Esiste un altro Salento, diverso da quello da cartolina. È il Salento più autentico e vero, quello della quotidianità, fatto di storie, di gente, di paesi arsi dal sole, che vivono all’ombra delle chiese e delle masserie in pietra leccese. Dopo aver apprezzato la forma, la curiosità richiede, necessita che venga svelata anche la sostanza, l’anima: il cuore di questa terra.

Non solo musica con Pentagrappoli, in occasione di Cantine Aperte, a Scorrano. Il 27 maggio il vignaiolo salentino Giovanni Guarini, dell’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini di Scorrano, e il polistrumentista di fama internazionale Luca Chiaraluce hanno pensato di tradurre il vino in musica, ed è nato il progetto “Pentagrappoli”. Cinque vini hanno ispirato cinque composizioni originali (per pianoforte, contrabbasso, batteria e tromba) create ad hoc, suonate con strumenti artigianali costruiti dallo stesso Chiaraluce – come la batteria e il contrabbasso – e registrate nel suo studio di Trevignano Romano. Il primitivo Boemondo, il negroamaro Pìutri e Natìvo, la malvasia nera Malìa e il passito Ambra da sauvignon blanc, sono i protagonisti di Pentagrappoli. Risultato: un cd originale, distribuito per l’occasione.

Un “Vento Meticcio” ci porta in Sicilia: il 29 maggio 2012 esce il nuovo album dei Qbeta. Dopo il lancio diTrasparente Nudità”, featuring Roy Paci, e il singolo “Etnia”, che ha avuto ottimi riscontri di critica e radio, questo disco è la consacrazione di un gruppo che negli ultimi quindici anni ha rappresentato il meglio della scena indipendente italiana. “Vento Meticcio” porta con sé l’anima colorata dei Qbeta: l’aria di mediterraneo, con sonorità ricche, ritmi gioiosi e collaborazioni d’eccezione (Roy Paci, Mario Venuti, Paolo Belli, Jaka, Max Busa, Mario Incudine, Lello Analfino). «Il vento, quando passa» spiega Peppe Cubeta «porta il colore delle nostre emozioni: è questa la frase che racchiude il senso del nuovo lavoro. Un Vento Meticcio impregnato di contrasti. Rotonde e spigolose armonie che abbracciano parole cantate e pensieri rubati. Allegrie vissute da un vento frenetico, a volte pacato. La gioia di andare per poi ritornare». Il risultato è uno stile etnico d’autore, che raccoglie le atmosfere e le diversità culturali dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo. Un percorso che si materializza in uno stile caldo e passionale, nutrito di jazz, funk, rock, patchanka, reggae e sfumature latino-americane.

Come diceva Count Basie: «Le due ore passate sul palco ve le regaliamo, ma per le diciotto ore sull’autobus vorremmo essere pagati».
Lucia Morini

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